La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine. Questo è contenuto nelle farine di
- avena
- orzo
- farro
- grano
I danni causati dall'assunzione di alimenti contenenti glutine nelle persone intolleranti sono rilevabili nel tratto intestinale, dove avviene l’assorbimento dei cibi.
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Le cause della celiachia
Sono ancora molti gli aspetti da chiarire sulle cause della celiachia. Questa intolleranza trova la sua origine nell'incontro con una proteina del glutine, la gliadina, e coinvolge il sistema immunitario.
Nelle persone che geneticamente sono predisposte a questa intolleranza, quando le cellule del sistema immunitario, che dovrebbero difenderci dai virus e dai batteri, incontrano la proteina del glutine, attaccano e danneggiano alcune componenti dell’organismo. Per questo la celiachia è definita disturbo autoimmunitario.
Tra le componenti più colpite dalle cellule del sistema immunitario c’è anche la pelle, ma soprattutto l’intestino, dove avviene l’assottigliamento della parete.
I sintomi
Tra i sintomi del malassorbimento intestinale troviamo
- diarrea
- carenza di sostanze, come vitamine e sali minerali
- anemia
- dimagrimento
- malattie della pelle
Le più gravi forme di celiachia iniziano nell'infanzia e si possono annunciare con
- diarrea
- pallore
- spossatezza
- addome dilatato
- vomito
- irritabilità
- rachitismo
- ritardo nella crescita
Quest’ultimo sintomo deriva da una mancanza di appetito nel bambino.
Diagnosi della celiachia
Per verificare la presenza dell’intolleranza al glutine sono previsti alcuni esami del sangue, che rivelano la presenza degli anticorpi responsabili della celiachia.
Per una diagnosi accurata è possibile effettuare una biopsia intestinale, che accerta il danno provocato dal glutine nell’intestino.
Quando il bambino è molto piccolo, lo specialista potrebbe chiedere di ripetere la biopsia (dopo sei mesi di dieta senza glutine e dopo altri sei mesi di alimentazione con glutine) per accertare i danni della patologia.