Il colon irritabile è un disordine funzionale gastrointestinale caratterizzato da dolore addominale ed alterazione dell’attività intestinale in assenza di una specifica e singola patologia organica.
Nel 1892 fu coniato il termine di colite mucosa, osservando l’elevata frequenza di mucorraggia (emissione di muco misto a feci) e coliche addominali, in pazienti con coincidente condizione di alterazione del quadro psicologico.
Da allora questo corredo sintomatologico è stato anche denominato come, colite nervosa, spastica od irritabile. Tradizionalmente la Sindrome del Colon Irritabile o IBS (Irritable Bowel Sindrome) è una diagnosi di esclusione.
Non è stata mai realmente dimostrata una correlazione con la motilità del colon; pertanto la sindrome del colon irritabile rimane una patologia clinica indefinita.
Il Rome Criteria II ha chiarito il principio secondo il quale per porre la corretta diagnosi di sindrome del colon irritabile, i pazienti devono manifestare in maniera continuativa e per almeno 3 mesi nell’arco dell’ultimo anno, almeno 3 dei seguenti sintomi:
Dolore o disturbo intestinale caratterizzato da:
- sollievo alla evacuazione
- associato al cambiamento della frequenza delle evacuazioni
- associato al cambiamento della consistenza delle feci
Ulteriori sintomi includono:
- modificazioni della frequenza delle evacuazioni,
- modificazioni della forma delle feci
- modificazioni del passaggio delle feci
- distensione addominale e soggettività di gonfiore.
Un’accurata raccolta della storia clinica è, abitualmente, la chiave per la diagnosi di Sindrome del Colon Irritabile; l’inquadramento clinico attraverso l’utilizzo del questionario dei “Rome Criteria”, consente di porre la corretta diagnosi e suggerire la terapia; ricordo in particolare:
- Modificazioni dell’alvo
- Dolore addominale
- Distensione addominale
- viene spesso riferita emissione di muco chiaro o biancastro con l’evacuazione, non attribuibile a patologia di origine infiammatoria
- sintomi non riferiti al colon
Aspetto clinico
- il paziente gode di apparente buona salute
- il paziente può apparire teso ed ansioso
- il paziente può presentare tensione sigmoidea (il sigma è un segmento del colon) o corda colica sigmoidea
La terapia medica si basa fondamentalmente:
- nell'instaurare un corretto rapporto di fiducia tra medico e paziente;
- nel rassicurare il paziente sull'assenza di patologie organiche che indicano una normale aspettativa di vita;
- nel sottolineare l’andamento cronico della malattia con periodi di remissione e di riacutizzazione;
- nell'insegnare al paziente a riconoscere le cause di stress e le tecniche per fronteggiarle e gestirle;
- la terapia farmacologica si fonda sull'utilizzo di farmaci sostanzialmente sintomatici